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2016


Il tempo della pietas e il tempo della scienza


Riti e prassi delle sepolture a Parma dal XVI al XIX secolo, ricostruzione storica dei cimiteri e degli studi anatomici dell’Ospedale della Misericordia.

   La mostra storico-documentaria, inaugurata il 20 novembre 2015 e aperta dal 23 novembre 2015 al 25 marzo 2016, nacque da una serie di considerazioni sviluppatesi a seguito di analisi antropologiche condotte dalla dr.ssa Elisabetta Venturi su resti scheletrici rinvenuti a Parma in un’area posta fuori Porta Santa Croce.
   Nella sua prima sezione - la pietas - la mostra ha offerto un'ampia panoramica - dalla normativa alla prassi - sulle diverse modalità con cui fu affrontato nei secoli, dal XVI al XIX, il rito di passaggio dalla vita alla morte, dagli apparati effimeri dei funerali principeschi alle sepolture nelle chiese, fino ad approdare alla costruzione del cimitero cittadino della Villetta.
   Attraverso una rappresentazione topografica diacronica sono state ricostruite l’esatta ubicazione e narrate le alterne vicende dei diversi cimiteri che l’Ospedale della Misericordia (Ospedale Vecchio) predispose per fronteggiare la questione.  E' questo il tema che fu sviluppato nella seconda sezione - la scienza - con una serie di approfondimenti in merito alle conoscenze e alle tecniche scientifiche disponibili all’epoca, che hanno messo in luce l’analisi condotta sulle cause di mortalità e di malattia riscontrate nel periodo indagato, oltre al livello degli studi anatomici conseguiti all’interno dello stesso Ospedale.

   Curata da Valentina Bocchi ed Elisabetta Venturi Alvino, la mostra è stata organizzata dall'Archivio di Stato di Parma con il patrocinio di Comune di Parma, Assessorato alla Cultura, Ade Servizi S.r.l. e la collaborazione di Soprintendenza Archeologica dell'Emilia Romagna (dr.ssa Emanuela Catarsi), Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Biblioteca Palatina di Parma, I.T.G. "Rondani" di Parma (ing. Ferruccio Pagani) e lo studio AS di Parma.
Dietro prenotazione, in aggiunta alle visite individuali libere, sono state effettuate numerose visite guidate, riservate a gruppi organizzati e a scolaresche.

La chiusura ufficiale è stata preceduta dalla conferenza, illustrata a seguito.


Aspetti di vita sociale e scientifica nel Ducato di Parma

   A chiusura della e in tema con la mostra "IL TEMPO DELLA PIETAS E IL TEMPO DELLA SCIENZA" la conferenza, tenutasi il  24 marzo 2016 presso la Sede istituzionale di via M. D'Azeglio e coordinata dal direttore dell'Archivio Graziano Tonelli, ha visto gli interventi di

Nicoletta Agazzi (storica dell’arte, Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Parma e Piacenza)
Apparati funebri farnesiani

Paolo Moruzzi (direttore dell’U.O. di Cardiologia e del Dipartimento di Emergenza, Urgenza e della Diagnostica dell’Ospedale di Vaio)
L‘evoluzione delle teorie e delle terapie mediche dall‘antichità al XVII secolo

Caterina Conforti (medico m.g.) - Maurizio Vescovi (medico m.g. e presidente Società scientifica SNAMID, sez. di Parma)
Maggio 1860: a Parma si moriva di pellagra. La pellagra: una malattia davvero scomparsa?

Manuela Catarsi (già archeologa, Soprintendenza Archeologia Emilia Romagna)
Il contributo dell‘archeologia agli studi sull‘Oltretorrente

Elisabetta Venturi (direttrice di Labo2O6)
Le ossa raccontano...

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Descrivere il Ducato

Giovedì 17 marzo 2016, alle ore 15,30, presso la Sala Drei, è stato presentato il volume

Gaetano Buttafuoco

Il Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla

Antiche Porte editrice









   All'incontro, coordinato da Graziano Tonelli, direttore dell'Archivio di Stato di Parma, sono intervenuti

Ercole Camurani (giornalista e saggista)         “Lorenzo Molossi e le descrizioni del Ducato”;
Marzio Dall'Acqua (presidente MUP Editore)   “L'attenzione corografica di Gaetano Buttafuoco alla fine dell’età luigina

   A 200 anni dall’ingresso a Parma dell’arciduchessa Maria Luigia, è stata riproposta l'edizione anastatica del volume Il Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla di Gaetano Buttafuoco, edito nel 1847.

   Il saggio “aggiorna” il precedente Vocabolario topografico dei ducati di Parma Piacenza e Guastalla di Lorenzo Molossi del 1832-34, aggiungendo dati e integrando notizie, ponendosi così come una sintesi degli aspetti sociali, economici e storico-geografici delle terre, prima farnesiane, poi borboniche, amministrate nella prima metà dell’Ottocento dall’ex imperatrice.
   Una prima introduzione ne racconta dettagliatamente le peculiarità topografiche, socio-territoriali, economiche, di arti e commercio, di governo dell’amministrazione pubblica (beneficienza, istruzione ed educazione), cui fa seguito l’elenco alfabetico delle città capoluogo, dei centri abitati e dei paesi, che allora componevano lo Stato formato dai tre ducati: 105 comuni ripartiti in 5 territori amministrativi (oltre i tre capoluoghi principali anche Borgotaro e Borgo San Donnino, con le strade maestre, quelle comunali e i corsi d’acqua principali).   

   Come ha scritto Marzio Dall’Acqua nella presentazione: “Il testo del Buttafuoco uscì dopo il 1845 e prima che il Trattato di Firenze divenisse pubblico, nel 1848. Da qui il doppio interesse: da una parte il confronto con il Molossi e dall’altra con l’edizione aggiornata del 1854 che ci descrive il Ducato nell’ultima sua fase. La rarità di questa edizione originale ci conferma sull’opportunità di una sua ristampa e sul carattere prezioso che essa ha nella conoscenza del nostro Risorgimento".

Il volume, edito da Antiche Porte editrice di Reggio Emilia, consta di 160 pagine ill. b/n e costa 16 €. info@anticheporte.it, (tel. 0522.43336).

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